Innesti rapidi – connessioni rapide innestabili per sistemi idraulici

Scoprite i nostri innesti rapidi idraulici per un collegamento e scollegamento rapido, sicuro e senza utensili delle linee nei settori agricolo, forestale, delle macchine edili e nelle installazioni industriali. Scopri di più...

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Con un’elevata resistenza alla pressione fino a 350 bar, una struttura robusta e una tenuta affidabile, garantiscono la massima efficienza e flessibilità. Disponibili in varie dimensioni, materiali e standard costruttivi come ISO A, ISO B o Flat Face, i nostri innesti rapidi offrono la soluzione ideale per qualsiasi sistema idraulico.

 

Innesti rapidi idraulici – Domande frequenti

Che cosa sono gli innesti rapidi idraulici e a cosa servono?

Gli innesti rapidi idraulici sono elementi di collegamento a sgancio rapido che consentono di collegare o scollegare tubi e tubazioni idrauliche in modo rapido e sicuro, spesso senza l’uso di utensili. Sono impiegati ovunque sia necessario cambiare frequentemente attrezzature o utensili, ad esempio nell’agricoltura e nella silvicoltura, nell’edilizia, negli impianti industriali, nonché nei sistemi idraulici mobili e stazionari. I meccanismi autopulenti e auto-otturanti riducono al minimo le perdite durante lo scollegamento e permettono di risparmiare tempo nelle operazioni di manutenzione o sostituzione delle attrezzature.

Quali criteri sono decisivi per la scelta della dimensione corretta?

La dimensione di un innesto rapido dipende principalmente dal diametro interno (diametro nominale DN) o dal diametro esterno della linea idraulica. I diametri nominali più comuni sono DN6, DN10, DN13, DN20 e DN25, equivalenti approssimativamente a 3/8", 1/2", 5/8" e 3/4". Anche le dimensioni della boccola e dello spinotto (dimensioni A/B) devono corrispondere all’innesto complementare. Una corretta dimensione garantisce un flusso ottimale e una resistenza sicura alla pressione del sistema.

Quali tipi di innesti rapidi esistono?

  • ISO A: Utilizzato frequentemente in applicazioni agricole
  • ISO B: Tipico delle applicazioni industriali
  • Innesti a sfera e a otturatore (NV): Tecniche differenti di tenuta e bloccaggio
  • Flat Face (faccia piana): Particolarmente robusti e resistenti allo sporco, ideali per cantieri e applicazioni gravose; in alcuni casi collegabili sotto pressione

La scelta dipende dall’ambiente operativo, dal livello di contaminazione, dal grado di tenuta richiesto e dalla facilità d’uso.

Quali criteri tecnici sono importanti nella scelta di un innesto rapido?

  • Pressione di esercizio massima e possibili picchi di pressione
  • Scelta del materiale (acciaio, acciaio inox, ottone) idoneo al fluido e all’ambiente
  • Tipo di filettatura appropriato (metrico, BSP, NPT)
  • Intervallo di temperatura e materiali di tenuta adeguati (es. NBR, PTFE)
  • Possibilità di collegamento sotto pressione (versioni UDK/CDP)

Perché la compatibilità dei materiali è così importante?

Il materiale deve essere chimicamente compatibile con il fluido idraulico e con le condizioni ambientali. L’acciaio offre un’elevata resistenza meccanica, l’acciaio inox un’ottima resistenza alla corrosione e l’ottone è adatto per applicazioni specifiche. Anche le guarnizioni sono fondamentali: materiali come NBR o PTFE devono resistere al fluido e alla temperatura per evitare perdite o guasti del sistema.

Qual è il ruolo dei cappucci antipolvere?

I cappucci antipolvere proteggono le superfici di tenuta e i componenti sensibili da sporco, umidità e danni meccanici. Sono generalmente realizzati in plastica o gomma resistente e contribuiscono in modo significativo a prolungare la vita utile e l’affidabilità operativa degli innesti. Una pulizia regolare e la sostituzione periodica fanno parte di una corretta pratica di manutenzione.

Come verificare la compatibilità con un sistema esistente?

  • Determinare con precisione dimensione e tipo di filettatura
  • Verificare i requisiti di pressione di esercizio e di portata
  • Assicurare la compatibilità dei materiali e delle guarnizioni con il fluido e l’ambiente
  • Verificare il comportamento di accoppiamento (collegabile o meno sotto pressione)
  • Confermare la conformità alle norme pertinenti (es. ISO 7241, ISO 16028)

Qual è l’importanza delle norme come ISO 7241 e ISO 16028?

Queste norme definiscono le dimensioni, le caratteristiche prestazionali e le procedure di prova, garantendo l’intercambiabilità degli innesti rapidi di diversi produttori. La norma ISO 7241 riguarda le forme costruttive più comuni (A/B), mentre la ISO 16028 si riferisce specificamente alle versioni a faccia piana. Esse assicurano compatibilità, sicurezza e funzionamento affidabile all’interno dei sistemi idraulici.